Almeno in due occasioni di mia conoscenza avete dato prova di non temere il cambiamento. La prima riguarda il lasciare uno stile di vita “standard” per un lungo viaggio in barca a vela. La seconda con l’acquisto di un mulino del 1600 in Sicilia, trasformato nella vostra attuale attività.
Come si riconosce quando è giunto il momento per concretizzare un idea? di partire? di mettere in azione le idee, provocando un cambiamento radicale e fuori da determinati schemi?
Per noi il cambiamento è sinonimo di opportunità. Certo, richiede energia, ma ti ripaga in termini di entusiasmo e di evoluzione.
In qualunque attività c’è un’iniziale stimolante fase di sviluppo che dopo un po’ di tempo cede il passo alla routine. A questo punto energia e motivazione vengono meno e si rischia un inevitabile processo di involuzione. È il momento di cambiare.
Nel nostro caso, sintetizzando tutto, a 50 anni è sorto spontaneo stilare un bilancio intermedio della nostra vita. Ci siamo accorti di aver lavorato molto ma vissuto poco. Ci siamo anche chiesti cosa resterà della nostra esistenza. Case, automobili, orologi, telefonini. Lasceremo tutto qui. L’unica cosa che conserveremo sarà la nostra storia, le nostre esperienze, gli incontri, le nostre emozioni.
Ci siamo quindi lasciati sedurre da uno stile di vita più semplice, meno agiato, ma più appagante e abbiamo mollato la presa, abbiamo abbandonato le pseudo certezze che la società ti indica come obiettivi da perseguire, per affrontare l’ignoto.
Una volta presa la decisione di partire abbiamo constatato che i problemi si risolvevano man mano in maniera rapida e semplice. Ne abbiamo dedotto che l’Universo ci stava spianando la via. Finora non c’è stato un solo giorno in cui ci siamo pentiti delle nostre scelte.
Quali sono gli elementi alla base delle vostre decisioni?
Alla base delle nostre decisioni c’è la ricerca di nuovi valori. Nasce il desiderio di liberarsi delle nevrosi tipiche di una società ipertecnologica e iper viziata, basata su tutto quanto é superfluo e banale. Subentra la voglia di tornare all’essenziale, di pace, di solitudine, di semplicità, di contatto con la natura, ma anche la voglia di ritrovare il tempo per sé stessi. Sì, il tempo, perché oltre alla salute e agli affetti, il tempo è una delle tre cose più preziose che abbiamo.
La sabbia scorre veloce nella clessidra della vita.
Sulla base della vostra esperienza, che consiglio vi sentite di dare alle persone che stanno pianificando una nuova esperienza di vita?
Di fissare una data e mantenerla a tutti i costi. Ci saranno sempre mille pretesti per rinviare, non si sarà mai pronti al cento per cento. Non importa, i problemi si risolvono anche strada facendo. L’importante è iniziare.
Vi siete confrontati con pensieri ed esternazioni di terzi che erano in contrapposizione ai vostri progetti? Se si, quale è stato il vostro approccio?
Ognuno fonda le proprie opinioni sul proprio vissuto. È normale che non tutti condividano le stesse idee. Se in buona fede si è convinti delle proprie é giusto che queste, per quanto ci riguarda, abbiano il sopravvento sulle opinioni altrui. L’importante è non aver paura del giudizio degli altri, siamo tutti qui per fare esperienze.
Nel tempo come cambia la vostra attitudine verso il pensiero critico altrui?
Abbiamo il privilegio di poter fare astrazione del pensiero altrui. Siamo padroni del nostro tempo e gli unici responsabili della nostra esistenza.
Le vostre decisioni, e la messa in pratica dei vostri progetti, in che modo hanno influito sulle persone a voi vicine?
Superata la sorpresa iniziale con il passare del tempo tutto si assesta e si adegua alle nuove condizioni del cambiamento. Le persone a noi care sono rimaste vicine e direttamente o indirettamente hanno preso e continuano a prendere parte ai nostri progetti.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Il fascino del viaggio, della scoperta e del cambiamento, continua ad influenzare le nostre scelte di vita. Siamo in fase di progettazione …
Abbiamo fatto nostro il motto “la felicità non è una stazione di arrivo, ma un modo di viaggiare”.
Il Mulino di Chiaramonte
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